1969-1970

Origine dati: Lo spirito della valle di Luca Dattrino
Ritorno IN A

Rudolf Killias come allenatore e Numa Celio come "coach". È questo il team di strateghi chiamati nella stagione 1969-1970 a progettare la seconda promozione in Divisione nazionale A nella storia dell'Hockey club Ambrì-Piotta. La squadra si sente pronta. La "B" va stretta e sta diventando un Inferno, non un Purgatorio. Il club è benvoluto. Pubblico, dirigenti, sostenitori e critica sostengono in maniera positiva i biancoblù. È il momento di riprovarci. E per davvero.

L'inizio è confortante. Una vittoria dopo l'altra, derby compresi, per arrivare a Natale con in carniere 24 punti in 14 gare: gli ambiziosi Davos e Lugano sono dietro, con un margine di sicurezza di uno e sei punti.

La poule finale è un'altalena di risultati positivi e negativi. Gli avversari si chiamano Bienne, Thun, Friborgo-Gottéron e Villars. E proprio nella ridente località vodese l'HCAP festeggia la seconda promozione in "A". È il 14 febbraio 1970, giorno di San Valentino. I risultati delle altre partite danno ai biancoblù la matematica certezza del raggiungimento del traguardo. E questo ad una giornata dalla fine del campionato. Di che programmare la festa in casa, alla Valascia.

E che festa. Con l'Ambrì, infatti, un altro figlio del "vento del Gottardo" raggiunge un traguardo prestigioso.
Bernard Russi, campione dello sci di
Andermatt, si impone infatti nella discesa di Val Gardena, vincendo il titolo di Campione del Mondo. I biancoblù lo seguono qualche ora dopo, infliggendo al Villars un perentorio 5-1 che vale la "A". Per l'occasione l'Ambrì schiererà la squadra al completo, con Fritz Grunig in porta e "a tutto campo" Fulvio Mottini, Claudio
Ticozzi, Bruno Genuizzi, Guido, Fiorio e Cipriano Celio, Danilo Butti, Fabio Muttoni, Claudio Darani, Alfredo Baldi, Franco e Fiorenzo Panzera, Mario Gendotti, Francesco Cenci, Armando Croce.

La stagione vedrà tra i protagonisti anche le "riserve" e gli elementi della seconda squadra, come Gianpaolo Facchi (portiere), Ubaldo Castelli, Antonio Scandella, Peverelli, Alberto Pons, Alberto Ferrari, Antonio Bindella, Tiziano Gagliardi, Morisoli e Grifo.

La promozione viene quindi festeggiata alla Valascia, con una bella cornice di pubblico e la presenza sul ghiaccio di ragazzine munite di fiaccole, per uno spettacolo semplice ma suggestivo. Il fatto che la squadra abbia perso un inutile match contro il Friborgo-Gottéron passa in secondo piano. Si torna nell'élite, nell'hockey vero che conta sempre di più. È l'inizio di una nuova era, anche se nessuno lo sa ancora.