1959-1960

Origine dati: Lo spirito della valle di Luca Dattrino
Alla Vaiasela arriva il ghiaccio artificiale

Sono anni strani, gli Anni Sessanta. Per il mondo e per l'Ambrì. Ad anticiparne l'inizio è il 1959, anno importante per molti motivi. Tra questi l'inaugurazione del primo impianto per il ghiaccio artificiale alla Valascia. È il 13 dicembre. Si tratta di un traguardo storico, poiché il club è finalmente autonomo e può decidere come e quando utilizzare la pista, indipendentemente dalle bizze della meteo. Basta trasferte a Basilea per gli allenamenti; basta peregrinare da un posto all'altro della Svizzera per un po' di ghiaccio.
La nuova Valascia "artificiale" s'inaugura in due momenti distinti. Il primo è ad inizio dicembre ed è contro il Berna campione svizzero. Si perde 4-0 dopo i convenevoli e il discorso del nuovo presidente dell'HCAP, Cherubino Juri. Poi, il 13 dicembre, l'inaugurazione ufficiale, con un'amichevole tra le nazionali di Svizzera e Italia davanti a quattromila spettatori. Vincono gli "azzurri" (6-3); nessun biancoblù figura tra i convocati rossocrociati.
Durante la stagione 1959-1960 l'Ambrì è allenata dall'ex Davos Keller, che si divide con il Lucerna (!!!). Senza più canadesi in pista e con una nobile decaduta come l'Arosa, l'HCAP vive una stagione pressoché anonima, con una salvezza raggiunta all'ultimo proprio sui grigionesi di Gebi Poltera e company. Unico sussulto: un match contro il Berna del 3 gennaio 1960 che finisce con una mega-bagarre tra Tati Celio e l'orso Messerli. La rissa, per volere degli ormai costernati arbitri Katz e Blaili, porterà alla sospensione della gara. Tra le conseguenze immediate: la proibizione per lo speaker ufficiale dell'Ambrì, Peppino Guscetti, di proferir parola fino alla fine della stagione, oltre ad una multa di 400 franchi (300 al Berna) da versare alla Lega.