Origine dati: Lo spirito della valle di Luca Dattrino
Si chiama Harry Vedan ed è canadese. È il primo straniero dell'Hockey club Ambrì-Piotta. Viene ingaggiato come giocatore-allenatore e di lui si dice che è «calmo e composto, un tecnico di grande valore, pattinatore superiore e costruttore di azioni perfette che danno al compagno di linea la possibilità del tiro a rete. Il canadese è di un altruismo esemplare e si nota che il suo esempio ha fatto scuola sui compagni che l'anno scorso erano più individualisti». Di fatto con Vedan in pista e alla transenna qualcosa cambia. In meglio. La squadra appare più solida e meglio organizzata. Tuttavia l'agognata promozione non arriva. Manca sempre qualcosa. Certo, la stagione 1949-1950 non è delle più fortunate, benché l'ennesima vittoria di gruppo avesse illuso tifosi e dirigenti. Regolati nell'ordine Coira, Thalwil, Zùrcher e Basilea, l'Ambrì ritrova sulla sua strada il Grasshoppers. Manco a dirlo si gioca "sul neutro' di Zurigo (!!!) e l'Ambrì perde 3-2 dopo che gli arbitri (tutti di Zurigo) annullano un gol ai biancoblù che ai più sembra regolarissimo. Inutile aggiungere che il protesto inoltrato dall'HCAP non è stato minimamente considerato. La prima stagione con un giocatore-allenatore straniero si conclude con le solite amichevoli. Sulla pista di Loreto l'Ambrì regola gli studenti britannici dell'Oxford (10-1), mentre sulla nuo vissima pista della Tavernetta a Cadenazzo vittoria per 7-4 contro i Diavoli Rossoneri di Milano.