2007 - 2008
Nell'anno dell'addio a Jean-Guy Trudel, tra i migliori stranieri mai arrivati alla Valascia, il biennio 2007-2008 vede in panchina il ceco
Jan Tlacil. Uomo del club (allenava nel settore giovanile) Tlacil gode della fiducia incondizionata del Consiglio di amministrazione. Per alcuni si tratta dell'uomo sbagliato al posto sbagliato, fuori posto in un ruolo di così alta responsabilità, per altri è invece un tecnico preparato e sicuro conoscitore dell'hockey. Gli è che parla solo il ceco e il francese. E questo rappresenta un ostacolo, in una realtà di lingua italiana fuori e di english dentro lo spogliatoio. Alla transenna lo affianca JJ Aeschlimann, al suo debutto in questo ruolo.
La campagna "arrivi-partenze" non esalta nessuno e non dà adito ad alcuna discussione, polemica o costruttiva che sia. Detto di Trudel, in Leventina arriva un americano dalla buona tecnica, Erik Westrum (Toronto Marlies AHL) e un difensore ceco duro e tosto, Zdenek Kutlak (Ceske Budjovice). Confermati Nick Naumenko e Hnat Domenichelli, nel corso della stagione si alterneranno in qualità di stranieri anche il ceco Zdenek Blatny, il canadese Martin Sonnenberg e lo sloveno Ivo Jan.
La stagione si fa in salita prima ancora di iniziare. In luglio Luca Cereda annuncia il suo ritiro dall'hockey giocato per problemi cardiologici. Si perde il miglior centro svizzero della squadra. E la sfortuna non finisce lì. All'esordio in campionato si fa male Domenichelli (discata al piede) e il giorno dopo, durante un derby, Benoit Pont è vittima di una gomitata di Landon Wilson, che gli provoca una commozione cerebrale che lo costringe addirittura al ritiro. E l'Ambrì perde anche il suo secondo centro svizzero. Gli infortuni non finiscono qui e colpiscono Zanetti, Kutlak e Christen. A fine ottobre l'Ambrì è a 17 punti dalla linea. Un abisso apparentemente insormontabile. Ma fedele alla sua linea iniziale, il Consiglio di amministrazione rinnova la fiducia all'allenatore Jan Tlacil.
In questo contesto i biancoblù hanno un sussulto inatteso e, dopo aver registrato gli infortuni di Demuth, DuBois e Camichel, poco prima di Natale infilano otto vittorie consecutive. Il ritorno di Domenichelli e l'arrivo del roccioso attaccante canadese Martin Sonnenberg ridanno estro offensivo alla squadra. Ma poi Hnat Domenichel si ferisce nuovamente: strappo del legamento durante una partita contro il Langnau e stagione finita. Stagione finita anche per Camichel, che si rompe una spalla e, all'ultima partita delle semifinali dei play-out, di Erik Westrum, vittima di una commozione cerebrale dopo una scazzottata con il canadese del Langnau Josh Holden. Lo sostituisce lo sloveno Ivo Jan, in un contesto tristissimo di finale play-out contro il debole Basilea, regolato in quattro partite.
La campagna "arrivi-partenze" non esalta nessuno e non dà adito ad alcuna discussione, polemica o costruttiva che sia. Detto di Trudel, in Leventina arriva un americano dalla buona tecnica, Erik Westrum (Toronto Marlies AHL) e un difensore ceco duro e tosto, Zdenek Kutlak (Ceske Budjovice). Confermati Nick Naumenko e Hnat Domenichelli, nel corso della stagione si alterneranno in qualità di stranieri anche il ceco Zdenek Blatny, il canadese Martin Sonnenberg e lo sloveno Ivo Jan.
La stagione si fa in salita prima ancora di iniziare. In luglio Luca Cereda annuncia il suo ritiro dall'hockey giocato per problemi cardiologici. Si perde il miglior centro svizzero della squadra. E la sfortuna non finisce lì. All'esordio in campionato si fa male Domenichelli (discata al piede) e il giorno dopo, durante un derby, Benoit Pont è vittima di una gomitata di Landon Wilson, che gli provoca una commozione cerebrale che lo costringe addirittura al ritiro. E l'Ambrì perde anche il suo secondo centro svizzero. Gli infortuni non finiscono qui e colpiscono Zanetti, Kutlak e Christen. A fine ottobre l'Ambrì è a 17 punti dalla linea. Un abisso apparentemente insormontabile. Ma fedele alla sua linea iniziale, il Consiglio di amministrazione rinnova la fiducia all'allenatore Jan Tlacil.
In questo contesto i biancoblù hanno un sussulto inatteso e, dopo aver registrato gli infortuni di Demuth, DuBois e Camichel, poco prima di Natale infilano otto vittorie consecutive. Il ritorno di Domenichelli e l'arrivo del roccioso attaccante canadese Martin Sonnenberg ridanno estro offensivo alla squadra. Ma poi Hnat Domenichel si ferisce nuovamente: strappo del legamento durante una partita contro il Langnau e stagione finita. Stagione finita anche per Camichel, che si rompe una spalla e, all'ultima partita delle semifinali dei play-out, di Erik Westrum, vittima di una commozione cerebrale dopo una scazzottata con il canadese del Langnau Josh Holden. Lo sostituisce lo sloveno Ivo Jan, in un contesto tristissimo di finale play-out contro il debole Basilea, regolato in quattro partite.
Fonte: Lo spirito della valle di Luca Dattrino
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