2005 - 2006
Per la stagione 2005-2006 cambia trend e si rivolge al mercato scandinavo, ingaggiando dal JYP Jyväskylä il difensore Jari Korhonen e dal Kärpät Oulu l'ala Eero Somervuori. Confermato il "trio delle meraviglie" composto da Trudel, Toms e Domenichelli, la famiglia biancoblù accoglie a braccia aperte il ritorno del figlio prodigo Luca Cereda. Dal Sierre rientra anche Oleg Siritsa e dal Davos arriva il talentuoso e giovane portiere Thomas Bäumle, oltre all'attaccante Alain Brunold. Dagli juniori sono infine promossi Daniele Mattioli e Thomas Schena. Qualche fugace apparizione la fa Martin Wörndli. A gennaio si registra l'arrivo dal Ginevra-Servette del difensore Martin Höhener e poi, sempre in corso di stagione, del difensore svedese Fredrik Svensson, del terzino canadese Jeremy Rebek e dei due cechi Pavel Vostrak e Thomas Kucharcik. Lasciano la valle Daniel Manzato (Basilea), Michael Liniger e Oscar Ackeström (Langnau), Alessandro Chiesa (Lugano), Philippe Lüber (Turgovia), Axel Heim (Forward Morges) e Claudio Celio (Bülach).
Stagione controversa, che si apre con la notizia della scomparsa di Rudolf Tajcnar ed è poi contraddistinta dalle bizze di Jean-Guy Trudel e da preoccupanti blackout collettivi. A ciò si aggiungono la totale inconsistenza del terzino finlandese Jari Korhonen (persino imbarazzante in certe situazioni) e le prestazioni altalenanti (più giù che su, in verità) del suo connazionale Eero Somervuori. Da qui la dolorosa e drastica decisione di separarsi dall'allenatore Serge Pelletier, dopo 18 giornate e con i biancoblù sotto la linea che separa le elette dai candidati ai play-out. Il licenziamento avviene subito dopo un derby perso in casa 4 a 3. In Leventina arriva il finlandese Pekka Rautakallio, che vanta un curriculum importante in Svizzera (Rapperswil, Berna, ZSC Lions). Il finnico esordirà con una preoccupante sconfitta alla Valascia al cospetto di un tutt'altro che irresistibile Friborgo. La ripresa della squadra coincide con l'arrivo in valle del ceco Thomas Vostrak e dello svedese Fredrik Svensson, poco prima di Natale. Alla fine della "regulaär season" l'Ambrì è settimo: ciò che significa derby nei quarti di finale. Per l'occasione l'Ambrì ingaggia il canadese Jeremy Rebek, che darà un buon contributo in termine di statistiche "più e meno", ma nulla di trascendentale. Primo derby alla Resega e vittoria a sorpresa dei biancoblù, con gol di Domenichelli all'overtime. Si replica in una Valascia piena da scoppiare e... un, due, tre, tripletta del redivivo Jean-Guy Trudel, shutout di Thomas Bäumle e tutti a casa. Terza partita e terza vittoria per l'Ambri con sugli scudi i quattro canadesi, tutti a punti nel 5 a 4 che regala ai biancoblù quattro importanti match-ball. Sembra fatta. Ma le incognite sono sempre dietro l'angolo. E il capolavoro di Rautakallio rimane incompiuto. Il resto è quel "carpe diem" mancato da Hnat Domenichelli, che a 4 secondi dalla sirena finale si ritrova un angolo che più aperto non si può e manda il disco fuori, a rimbalzare sulla balaustra di fondo e rinviando ogni decisione all'overtime. Un supplementare amaro, con il gol di Vauclair che fornirà ai nostri avversari un pieno di fiducia che li porterà poi a sovvertire la sfida. Stagione conclusa ai quarti, una volta ancora. Peccato.
Stagione controversa, che si apre con la notizia della scomparsa di Rudolf Tajcnar ed è poi contraddistinta dalle bizze di Jean-Guy Trudel e da preoccupanti blackout collettivi. A ciò si aggiungono la totale inconsistenza del terzino finlandese Jari Korhonen (persino imbarazzante in certe situazioni) e le prestazioni altalenanti (più giù che su, in verità) del suo connazionale Eero Somervuori. Da qui la dolorosa e drastica decisione di separarsi dall'allenatore Serge Pelletier, dopo 18 giornate e con i biancoblù sotto la linea che separa le elette dai candidati ai play-out. Il licenziamento avviene subito dopo un derby perso in casa 4 a 3. In Leventina arriva il finlandese Pekka Rautakallio, che vanta un curriculum importante in Svizzera (Rapperswil, Berna, ZSC Lions). Il finnico esordirà con una preoccupante sconfitta alla Valascia al cospetto di un tutt'altro che irresistibile Friborgo. La ripresa della squadra coincide con l'arrivo in valle del ceco Thomas Vostrak e dello svedese Fredrik Svensson, poco prima di Natale. Alla fine della "regulaär season" l'Ambrì è settimo: ciò che significa derby nei quarti di finale. Per l'occasione l'Ambrì ingaggia il canadese Jeremy Rebek, che darà un buon contributo in termine di statistiche "più e meno", ma nulla di trascendentale. Primo derby alla Resega e vittoria a sorpresa dei biancoblù, con gol di Domenichelli all'overtime. Si replica in una Valascia piena da scoppiare e... un, due, tre, tripletta del redivivo Jean-Guy Trudel, shutout di Thomas Bäumle e tutti a casa. Terza partita e terza vittoria per l'Ambri con sugli scudi i quattro canadesi, tutti a punti nel 5 a 4 che regala ai biancoblù quattro importanti match-ball. Sembra fatta. Ma le incognite sono sempre dietro l'angolo. E il capolavoro di Rautakallio rimane incompiuto. Il resto è quel "carpe diem" mancato da Hnat Domenichelli, che a 4 secondi dalla sirena finale si ritrova un angolo che più aperto non si può e manda il disco fuori, a rimbalzare sulla balaustra di fondo e rinviando ogni decisione all'overtime. Un supplementare amaro, con il gol di Vauclair che fornirà ai nostri avversari un pieno di fiducia che li porterà poi a sovvertire la sfida. Stagione conclusa ai quarti, una volta ancora. Peccato.
Fonte: Lo spirito della valle di Luca Dattrino
Stranieri
Allenatori


