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2003 - 2004 - "Ambrì: Un Viaggio nella Storia, Anno per Anno!"

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2003 - 2004
Un vento nuovo spira su Ambrì. Aria fresca. Già, Cambia tutto, sotto le volte della Valascia. Nuovo presidente, nuovo Direttore sportivo, nuovo allenatore, nuovi stranieri, nuovi giocatori e obiettivi rinnovati che fanno ritrovare ai molti tifosi scettici la strada per Ambrì. Ci voleva.
Il vento nuovo porta con sé dei nomi. Gianpaolo Grassi è il nuovo presidente del Consiglio di amministrazione dell'Hockey club Ambrì-Piotta. Il nuovo Direttore sportivo è una vecchia conoscenza biancoblù: si tratta di Peter Jaks, che dimostra fin da subito la sua abilità nel reperire i giocatori giusti. Alla transenna viene chiamato il canadese Serge Pelletier, un passato sulle sponde del Ceresio, ma professionista serio, capace, motivato. Lo affianca la vecchia volpe John Fritsche, già avvezzo al ruolo e deciso a dare una svolta alla sua carriera, dopo anni di colpi duri incassati davanti e dentro allo slot avversario.
I cambiamenti riportano un po' di entusiasmo ad Ambrì e sembrano promettere buoni risultati. Si percepiscono un'unità di intenti tra dirigenza e apparato tecnico e un buon feeling tra quest'ultimo e i giocatori. Insomma, di che ben sperare per un rilancio in grande stile. Il vero colpo da maestro del neo Direttore sportivo Peter Jaks, ben consigliato dal difensore canadese Mike Gaul, è l'ingaggio dei due attaccanti degli Houston Aeros (AHL) Jean-Guy Trudel e Hnat Domenichelli.
Già abituati a giocare insieme (sono compagni di linea) i due rivelano subito un buon affiatamento. Il sistema di gioco voluto da Pelletier li agevola fin da subito. Stranieri azzeccati, insomma. Con i due torna in Leventina, via Servette, un ex idolo della Curva, Theo Wittmann; mentre da Losanna e Berna approdano in valle gli attaccanti René Friedli e Spencer Rezek. Qualche fugace apparizione in prima squadra la faranno anche i giovani del vivaio Alessandro Chiesa, Aaron Azzali e il terzo portiere Brenno Zucchetti.
Lasciano l'Ambrì i cechi Martin Stepanek (Khimik Voskresenz), Zdenek Sedlak (Pilsen) e lo slovacco Robert Petrovicky (Langnau), il canadese Richard Rochefort (Herning, Danimarca) e il deludente russo con licenza svizzera Egor Schastin (Torpedo Nizhny Novgorod).
Nonostante l'ottimismo e l'entusiasmo, la stagione inizia nei peggiore dei modi, con il ferimento in precampionato de terzino canadese Mike Gaul, seguito dal terribile incidente sulla A2, con lo scontro tra l'auto con a bordo Felicien DuBois, Sandro Tschuor e Hnat Domenichelli e un veicolo che viaggia in contromano. DuBois ne esce con il braccio rotto, Tschuor e Domenichelli con un grosso spavento ed uno stato di choc che, per il canadese, si protrae oltre anche a seguito della morte di un suo amico in Nordamerica. Ciò porta il buon Hnat ad un eccessivo nervosismo in pista, che gli costa sei giornate di squalifica. Tanto per non farsi mancare nulla, si fa male anche Pauli Jaks. Per rimediare alle defezioni, dallo ZSC Lions arriva in prestito per quattro partite il canadese Christian Matte. Ma quando le cose sembrano mettersi a posto, ecco la commozione cerebrale che toglie definitivamente di mezzo Mike Gaul.
In questo contesto "sfortunato", l'Ambrì veleggia al settimo posto in classifica e dimostra la bontà delle scelte cadute sul duo canadese Trudel-Domenichelli, che segna gol a raffica e con continuità. A fronteggiare l'assenza del forte terzino Mike Gaul, arriva un ex compagno del duo canadese, un attaccante molto difensivo, Sylvain Cloutier, che si rivelerà l'uomo giusto al momento giusto e assurgerà in poche partite a beniamino della Curva. Al capitolo ferimenti e defezioni, si aggiunge quello relativo alla cattiva abitudine di firmare contratti prima della fine della stagione. Così si viene a sapere che Loic Burkhalter e Vitaly Lakhmatov hanno già un accordo con il Langnau per il prossimo campionato. Il pubblico li becca e il loro rendimento cala. Lo stesso capita a Pauli Jaks, preoccupato per il suo avvenire sportivo, che avrà poi come destinazione la ricca lega russa, negli Avangard Ommsk. Nota positiva, la stagione del secondo portiere Simon Züger, che si rivela baluardo all'altezza della categoria e giocatore su cui puntare in futuro.
Al termine dell' interminabile "regular season" (52 partite) l'Ambrì si ritrova al sesto posto e, nel primo turno di play- off, si offre il Ginevra-Servette di Chris McSorley, di Bozon e degli ex Oleg Petrov, Mattia Baldi e Igor Fedulov. Si va alla settima partita, e alle Vernets si viene battuti 2 a 0. Stagione terminata, con molti tifosi biancoblù al seguito della squadra a festeggiare comunque. Un segno dei tempi ed una sorta di ringraziamento per una stagione comunque positiva.

Fonte: Lo spirito della valle di Luca Dattrino






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