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1997 - 1998 - "Ambrì: Un Viaggio nella Storia, Anno per Anno!"

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1997 - 1998
L'inizio di campionato è promettente. La squadra ha un gioco decisamente più pragmatico rispetto alla linea russa voluta da Jakushev. Rohlin, ma anche gli altri terzini, rendono la difesa performante e Pauli gioca su livelli molto alti. Alla fine del primo turno, i biancoblù sono terzi, a tre punti dalle capoliste Davos e Zugo.
Ma a fare notizia, in quella fine di mese di ottobre, è la tragica scomparsa di Brian Lefley. È il 28 ottobre. Brian è vittima di un grave incidente stradale nei pressi di Bolzano. Stava rientrando in Svizzera, a Berna, dopo aver assistito ad un incontro di Eurolega tra il Bolzano e la Dynamo Mosca. Il mondo dell'hockey svizzero è in lutto. Soprattutto a Berna, dove Brian Lefley ha vinto un titolo. E ad Ambrì, dove ha lasciato un ricordo incredibile. Uomo vero, sempre gentile, corretto, ottimista, intelligente. Un signore. Lascia un vuoto pressoché incolmabile e su tutte le piste di hockey svizzere una scia di commozione vera.
Turno dopo turno si va avanti con i biancoblù a flirtare con la terza posizione. Zugo e Davos sembrano un pelino superiori e dietro incalza il solito Friborgo-Gottéron. A marzo 1998 un'altra tragica notizia raggiunge la valle. L'ex attaccante Dusan Pasek, che aveva vestito il biancoblù per alcune partite nella stagione 1990-1991 (la prima di Brian Lefley alla transenna) si è tolto la vita a Bratislava, in Slovacchia. Era appena diventato presidente della prestigiosa squadra dello Slovan. A originare il gesto, si dice, non meglio precisati problemi finanziari.
Il primo turno di play-off regala alla ''banda Huras" il Berna. Ci vogliono sette partite per papparsi l'orso dei vari Tosio, Montandon, Howald, Paterlini e dei canadesi Marois e Orlando. Ma alla fine la bestia è vinta, grazie anche all'incredibile rendimento del portiere Peter Martin, che al momento topico della stagione si fa trovare prontissimo. La semifinale riserva ai biancoblù un affascinante "Gotthard derby" contro lo zugo dell'esordiente Sean Simpson, dell'ex Antisin, di Rötheli e dei fortissimi canadesi Lindberg, Walz e Me Dougall. L'Ambrì vince la quinta partita a Zugo con una netta vittoria per 7 a 1 e si trova ad un passo dalla finale. La Valascia scoppia di gente e di ottimismo, mentre lo Zugo appare demotivato, a terra. Simpson però cava dal suo cilindro la formula giusta per ricaricare la squadra. Porta i suoi al Museo dei trasporti a Lucerna e li invita a visionare un diaporama sulla conquista di una montagna. E gli zugani, forti anche di un ispiratissimo Ronnie Rùeger in porta (altro ex) dimostrano di aver apprezzato il filmato e scalano la montagna Ambrì (5 a 0) rimandando tutto alla "settima" alla Herti. Finisce male, a pochi centimetri dal traguardo storico della finale e forse del titolo. Un titolo che andrà proprio allo Zugo di Sean Simpson, che in sei partite fa fuori il Davos del suo ex idolo Yaremchuk.


Fonte: Lo spirito della valle di Luca Dattrino






Stranieri



Igor Chibirev




Allenatori
       

             Larry Huras          Ted Snell        Rotislav Cada
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