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1991 - 1992 - "Ambrì: Un Viaggio nella Storia, Anno per Anno!"

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1991 - 1992
durante la stagione 1991-1992 si assiste ad una mini invasione di hockeysti griffati "falce e martello": Priachin allo Zürcher con Woshakov (poi seguito anche da un imbolsito Krutov), Chiraijev e Yuldaschev al Bienne, Bjakin al Rapperswil, Jaschin al Davos, Saizev al Neuchàtel, Kaminski (con la "i", non con la "e"), terzo straniero ingaggiato dal Friborgo.
Non fa eccezione l'Ambrì, che ingaggia la sua coppia di russi: Yuri Leonov e Petr Malkov. Leonov proviene dalla Dynamo Mosca ed è un'ala veloce e pericolosa, un giocatore "alla canadese", uno che non molla mai. Malkov (che è ucraino d'origine) è un centro proveniente dal CSKA di Mosca e che vive ad Ambrì una sorta di seconda giovinezza, dando al club un contributo di gol e di classe che nemmeno i più ottimisti si sarebbero augurati. Yuri Leonov e Petr Malkov non saranno che i primi di una lunga serie di giocatori russi che vestiranno il biancoblù. La via russa si rivela azzeccatissima. Leonov e Malkov incantano sin dal principio, integrandosi in una squadra già collaudata e che registra, oltre al ritorno dal Kloten del terzino Filippo Celio, due nuovi arrivi in attacco: l'esperto Yannick Robert e il giovane talento Vincent Léchenne. Brian Lefley sembra avere tra le mani una squadra più competitiva; soprattutto più fantasiosa. Il contingente stagionale prevede Bryan Daccord, Pauli Jaks e Daniel Roschi in porta; Rick Tchumi, Blair Müller, Alessandro Reinhart, Tiziano Gianini, Luigi Riva, Ivan Gazzaroli, Brenno e Filippo Celio in difesa; Nicola Celio, Keith Fair, Andreas Fischer, Peter Jaks, Vincent Léchenne, Romeo Mattioni, Yannick Robert, Luca Viganò, Daniele Celio, Marco Mozzini in attacco, coadiuvati dai due russi Yuri Leonov e Petr Malkov e da Dale Me Court. L'avvio di campionato è di quelli da ricordare. Primi dopo 14 turni, con la coppia Leonov-Malkov a contendere il primato ai due fenomeni del Friborgo. Miglioramenti in attacco e miglioramenti in difesa. Squadra più solida, che chiude la "regulär season" al terzo posto e si appresta ad affrontare la fase finale convinta di poter conseguire un risultato storico.
Il primo ostacolo è lo Zugo di Jim Koleff e Yaremchuk e degli ex Mc Laren e Antisin. Sfida equilibrata, che si conclude alla quinta partita alla Valascia. 3 a 2 per l'Ambrì, con gol a otto minuti dalla fine di Andreas Fischer. Si riparte dal Friborgo, con la sfida nella sfida tra le due coppie di russi. Vince chi gioca in casa, ed è parità prima della quinta decisiva sfida alla patinoire di St. Léonard. Alla fine del secondo tempo i biancoblù sono avanti di due gol. Poi si scatena lo svizzero d'america Chad Silver. E a venti secondi dalla fine, con l'Ambrì avanti di un gol, la beffa ; ancora con Silver, bene imbeccato da Chomutov, con il Friborgo che ha tolto il portiere e giostra con un uomo in più. Demoralizzante. La sconfitta si concretizzerà al 7 e 17 dell'overtime, per mano di Chomutov. Peccato. L'Ambrì non è mai stato così vicino al traguardo storico di una qualifica in finale. Ma quante emozioni, durante la seconda stagione del "Lefley team"!
La coppa Prealpina
Alzi la mano chi si ricordava di questo torneo. Se la Coppa della Lega, organizzata per mantenere il ritmo agonistico durante la pausa olimpica, era risultata inutile e snobbata dal pubblico (ma annoverava pur sempre le dieci squadre di A e le dieci di B), la Coppa (o Torneo) Prealpina non ha mai superato lo stato dell'effimero. Messa in piedi dai due club ticinesi (Ambrì e Lugano) il torneo parte subito con il piede sbagliato, registrando le defezioni dei due club di Milano, che avrebbero aggiunto almeno un po' di pepe alle partite.
Così si parte in quattro, con Ambrì, Lugano, Varese e Coira. La formula è quella del "girone all'italiana", con partite di andata e ritorno. Inutile dirlo, il pubblico non risponde. Nemmeno per i due derby, che vedono vincere il Lugano alla Valascia e l'Ambrì alla Resega. Si gioca insomma davanti a pochi intimi. Unica nota positiva, in chiave biancoblù, è che si rivede con costanza sul ghiaccio Dale Me Court, che fornisce come al solito il suo contributo in gol e assist.
Finisce, nell'indifferenza pressoché generale, con Ambrì-Piotta e Varese in testa a pari punti dopo sei partite, e con i biancoblù ad assicurarsi torneo e trofeo in virtù delle due vittorie negli scontri diretti (4-1 e 7-6).
La stagione 1991-1992 non verrà ricordata solo per il prestigioso risultato sportivo. Gli sforzi (e l'entusiasmo) del
presidente Marco Lombardi hanno infatti permesso all'Ambrì di uscire dal buco della crisi, risanando le finanze e garantendo un futuro più solido. Missione compiuta per il vulcanico e simpatico presidente della vali Bedretto, che lascia con serenità il timone al dottor Bruno Moor.


Fonte: Lo spirito della valle di Luca Dattrino




Stranieri


Dale Mc Court





Allenatori
       

      Brian Lefley      Dale McCourt     
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