1989 - 1990
Stagione interlocutoria dal punto di vista dei risultati, quella targata 1989-1990. La squadra ha bisogno di rinnovamenti e, soprattutto, di un ringiovanimento dei ranghi. Da qui una campagna "arrivi-partenze" quantomeno vivace. Oltre allo statunitense Corey Millen lasciano la Leventina il capitano di tante battaglie, Köbi Kölliker, che ritorna al suo Bienne. Con lui se ne vanno altre tre pedine di peso ed esperienza: Marco Müller (Grasshoppers), Urs Bärtschi (Bülach) e Guido Lindemann (Arosa). Svestono il biancoblù anche Christian Weber, che rientra allo Zürcher, Patrick Hager (Zugo) e il portiere Beat Ruchti, che mette fine alla sua carriera agonistica.
Compiuta la potatura, si procede con la semina. Dal settore giovanile vengono promossi in prima squadra i portieri Pauli Jaks e Paul Loretan (swiss canadian), i difensori Stefano Reinhart e Mladen Simic e gli attaccanti Nicola Celio e Wayne Manley, quest'ultimo ennesimo "oriundo" ingaggiato dal club. Al capitolo arrivi si segnalano il difensore canadese di origine ceca Rick Roman Lanz (proveniente dal Toronto Maple Leafs), gli esperti attaccanti Lothar Batt (Davos), Bruno Kaltenbacher (Losanna via Bienne) e i giovani Andreas Fischer (da Berna via Friborgo) e Adrian Bachofner (Lyss, miglior scorer della Prima Lega). Tornano infine a vestire la maglia biancoblù il difensore Rick Tschumi (fine prestito dallo Zugo) e l'attaccante Peter Jaks (fine presti to dal Lugano). Il roster, in questo baillamme di giovani, arrivi, partenze e fine prestiti, si completa con il portiere Bryan Daccord, i terzini Brenno Celio, Luigi Riva e i "canadians" Rick Mettler e Doug Honegger, gli attaccanti Luca Viganò, Eugenio Breda, i "canadians" Misko Antisin, Steve Metger e Keith Fair e l'intramontabile numero 15 Dale Me Court. Nel corso della stagione, per far fronte a ferimenti e defezioni più o meno lunghi, vengono ingaggiati anche i canadesi Dave Reierson (difensore) e Bob Logan (attaccante), quest'ultimo nemmeno così male.
Compiuta la potatura, si procede con la semina. Dal settore giovanile vengono promossi in prima squadra i portieri Pauli Jaks e Paul Loretan (swiss canadian), i difensori Stefano Reinhart e Mladen Simic e gli attaccanti Nicola Celio e Wayne Manley, quest'ultimo ennesimo "oriundo" ingaggiato dal club. Al capitolo arrivi si segnalano il difensore canadese di origine ceca Rick Roman Lanz (proveniente dal Toronto Maple Leafs), gli esperti attaccanti Lothar Batt (Davos), Bruno Kaltenbacher (Losanna via Bienne) e i giovani Andreas Fischer (da Berna via Friborgo) e Adrian Bachofner (Lyss, miglior scorer della Prima Lega). Tornano infine a vestire la maglia biancoblù il difensore Rick Tschumi (fine prestito dallo Zugo) e l'attaccante Peter Jaks (fine presti to dal Lugano). Il roster, in questo baillamme di giovani, arrivi, partenze e fine prestiti, si completa con il portiere Bryan Daccord, i terzini Brenno Celio, Luigi Riva e i "canadians" Rick Mettler e Doug Honegger, gli attaccanti Luca Viganò, Eugenio Breda, i "canadians" Misko Antisin, Steve Metger e Keith Fair e l'intramontabile numero 15 Dale Me Court. Nel corso della stagione, per far fronte a ferimenti e defezioni più o meno lunghi, vengono ingaggiati anche i canadesi Dave Reierson (difensore) e Bob Logan (attaccante), quest'ultimo nemmeno così male.
In un contesto molto a "stelle e strisce" e con un allenatore svedese le cose funzionano solo a metà. La squadra non esalta e non deprime. Insomma, non sembra l'Ambrì. Si va avanti, con un livello discreto, ma senza sussulti, senza un acuto. Ne risente la presenza di pubblico alla Valascia, che dai cinquemila e rotti spettatori di media scende a poco
più di 3'800. Il dato preoccupa, al pari delle continue pressioni finanziarie che gravano sui club più piccoli, quindi maggiormente esposti. L'Ambrì non sfugge a questa tendenza. Anzi; il buco finanziario si staglia all'orizzonte come una pericolosa incudine sulla testa del club. Urgono provvedimenti, cambiamenti. Di ordine dirigenziale, organizzativo, tecnico. Insomma, cambiamenti pressoché radicali.
più di 3'800. Il dato preoccupa, al pari delle continue pressioni finanziarie che gravano sui club più piccoli, quindi maggiormente esposti. L'Ambrì non sfugge a questa tendenza. Anzi; il buco finanziario si staglia all'orizzonte come una pericolosa incudine sulla testa del club. Urgono provvedimenti, cambiamenti. Di ordine dirigenziale, organizzativo, tecnico. Insomma, cambiamenti pressoché radicali.
Fonte: Lo spirito della valle di Luca Dattrino
Stranieri

Dale Mc Court
Allenatori


Dan Hober Julius Kovacs