1986 - 1987
La stagione 1986-1987 si apre con un colpo di scena. L'Arosa, una delle squadre più titolate e prestigiose della Svizzera, si auto-relega in Prima Divi sione. All'origine della drastica decisione, insormontabili problemi finanziari. È la prima vittima (di tante) dello sport moderno.
In questo contesto l'Ambrì si riprende Peter Jaks, che stava per firmare con il club grigionese. E da Arosa sbarca in Leventina anche lo "swiss-canadians" Steve Metzger, che va ad aggiungersi ad una colonia sempre più numerosa di "oriundi", con i nuovi innesti Rick Mettler e Misko Antisin (dallo Zürcher), Doug Honegger, Keith Fair e il portiere Bryan Daccord. Il resto della squadra è completato da Andy Jorns (portiere), Köbi Kòlliker, Brenno e Filippo Celio, Rick Tschumi, Luigi Riva, Gabrie le Fransioli, Luca Viganò,
In questo contesto l'Ambrì si riprende Peter Jaks, che stava per firmare con il club grigionese. E da Arosa sbarca in Leventina anche lo "swiss-canadians" Steve Metzger, che va ad aggiungersi ad una colonia sempre più numerosa di "oriundi", con i nuovi innesti Rick Mettler e Misko Antisin (dallo Zürcher), Doug Honegger, Keith Fair e il portiere Bryan Daccord. Il resto della squadra è completato da Andy Jorns (portiere), Köbi Kòlliker, Brenno e Filippo Celio, Rick Tschumi, Luigi Riva, Gabrie le Fransioli, Luca Viganò,
Peter Jaks, Hansjürgen Richter (nuovo), Mike Kaszycki e Marzio Brambilla (nuovo). Manca Manuele Celio, trasferitosi al Kloten per motivi di studio. Gli stranieri sono tre: il riconfermatissimo Dale Me Court, il canadese Mike Rogers e il centro canadese Dave Gans. Prendono il posto di Don Red Laurence, lasciato partire (forse troppo presto) per Zugo, in serie B. In corso di stagione arriverà anche un altro giocatore griffato dalla foglia d'acero, Steve Stockman.
Cambiamenti anche alla "scrivania" e alla transenna. A dirigere l'Ambrì come presidente, dopo l'era Numa Celio, arriva Ivo Eusebio. Alla transenna giunge invece in Leventina il prestigioso Roland Von Mentlen, ex allenatore della nazionale, e che vede nell'Ambrì un sogno che si avvera e obiettivi ambiziosi. Lascerà il segno.
Nonostante la defezione Arosa, il campionato '86-'87 rimane a dieci squadre. Dalla B viene infatti ripescato il Berna, che certo non si fa pregare a farsi trovare pronto per la nuova categoria, riconfermando il cecchino canadese Bowman e ingaggiando il difensore finlandese Ruotsalainen. Cambia anche il regolamento, con i play-off (semifinale e finale) non più al meglio delle tre, ma al meglio delle cinque partite.
Cinque cose appaiono evidenti sin dal principio: l'Ambrì è agonisticamente più cattiva. Ciò è in parte dovuto alla sua anima canadese, che contagia anche il resto del team. La linea Metzger- Antisin-Viganò è soprannominata "linea elicottero" per il modo vorticoso con cui girano i bastoni. La seconda è relativa al portiere Bryan Daccord, che conquista presto la titolarità a suon di prestazioni sempre più convincenti, diventando un idolo della Curva. La terza è relativa a Dale Me Court, che una volta ancora si rivela l'anima e il cervello della squadra, l'uomo in più, dovunque e comunque. La quarta è relativa ai giocatori stranieri. A parte l'effimera presenza dell'ex NHL Dave Gans (nemmeno poi così male, anzi...), Mike Rogers si rivela una sorta di bidone, tanto che da più parti ci si chiede come si è potuto lasciar partire Red Laurence, che intanto (a suon di reti) fa le fortune dello Zugo in B.
La quinta è tutta per Roland Von Mentlen, che non si smentisce mai e da gran personaggio qual'è calamita tutte le pressioni su di se. Istrionico, buon comunicatore, arriverà a promettere di farsi a piedi Lugano-Quinto qualora uno sfavoritissimo Ambrì riuscirà a conquistare la posta piena alla Resega contro il forte Lugano, il 22 novembre '86. Beh; andrà che i biancoblù si imporranno per 8-4, tra la sorpresa generale, con doppiette di Kazsycki e Viganò e con persino un gol di Rogers. Da uomo di parola, zainetto in spalla, Roland Von Mentlen trascorrerà la notte sulle strade cantonali ticinesi, arrivando a Quinto poco dopo le cinque del mattino. Ma che vittoria!
Cambiamenti anche alla "scrivania" e alla transenna. A dirigere l'Ambrì come presidente, dopo l'era Numa Celio, arriva Ivo Eusebio. Alla transenna giunge invece in Leventina il prestigioso Roland Von Mentlen, ex allenatore della nazionale, e che vede nell'Ambrì un sogno che si avvera e obiettivi ambiziosi. Lascerà il segno.
Nonostante la defezione Arosa, il campionato '86-'87 rimane a dieci squadre. Dalla B viene infatti ripescato il Berna, che certo non si fa pregare a farsi trovare pronto per la nuova categoria, riconfermando il cecchino canadese Bowman e ingaggiando il difensore finlandese Ruotsalainen. Cambia anche il regolamento, con i play-off (semifinale e finale) non più al meglio delle tre, ma al meglio delle cinque partite.
Cinque cose appaiono evidenti sin dal principio: l'Ambrì è agonisticamente più cattiva. Ciò è in parte dovuto alla sua anima canadese, che contagia anche il resto del team. La linea Metzger- Antisin-Viganò è soprannominata "linea elicottero" per il modo vorticoso con cui girano i bastoni. La seconda è relativa al portiere Bryan Daccord, che conquista presto la titolarità a suon di prestazioni sempre più convincenti, diventando un idolo della Curva. La terza è relativa a Dale Me Court, che una volta ancora si rivela l'anima e il cervello della squadra, l'uomo in più, dovunque e comunque. La quarta è relativa ai giocatori stranieri. A parte l'effimera presenza dell'ex NHL Dave Gans (nemmeno poi così male, anzi...), Mike Rogers si rivela una sorta di bidone, tanto che da più parti ci si chiede come si è potuto lasciar partire Red Laurence, che intanto (a suon di reti) fa le fortune dello Zugo in B.
La quinta è tutta per Roland Von Mentlen, che non si smentisce mai e da gran personaggio qual'è calamita tutte le pressioni su di se. Istrionico, buon comunicatore, arriverà a promettere di farsi a piedi Lugano-Quinto qualora uno sfavoritissimo Ambrì riuscirà a conquistare la posta piena alla Resega contro il forte Lugano, il 22 novembre '86. Beh; andrà che i biancoblù si imporranno per 8-4, tra la sorpresa generale, con doppiette di Kazsycki e Viganò e con persino un gol di Rogers. Da uomo di parola, zainetto in spalla, Roland Von Mentlen trascorrerà la notte sulle strade cantonali ticinesi, arrivando a Quinto poco dopo le cinque del mattino. Ma che vittoria!
Fonte: Lo spirito della valle di Luca Dattrino
Stranieri

Dale McCourt
Allenatori

Roland Von Mentlen