1985 - 1986
Le regole cambiano ancora. Questa volta in meglio. La Svizzera introduce i play-off. In un campionato di A a 10 squadre, tutto finirà con un "best off 4" di baskettiana memoria. Le prime quattro (prima contro quarta, seconda contro terza) si confronteranno in tre partite. Le prime due, formula identica, si giocheranno la finale e il titolo di campione. Al via della stagione 1985-1986 vi sono i favoritissimi Davos e Lugano, seguiti dalle forti Arosa, Kloten e Bienne, dall'ambizioso Zürcher e dalle outsider Friborgo, Olten, Sierre e Ambri. Quello che prende avvio il 28 settembre 1985 è un campionato di alta qualità, grazie alla forza e al talento dei numerosi giocatori stranieri:
gli svedesi Waltin e Johansson a Lugano, il ceco Richter e Bob Mongrain a Kloten, Ron Wilson e Lance Nethery a Davos, Poulin e il terrbile cecchino Norman Dupont a Bienne. Per non parlare di Kelly Glowa e Miller a Sierre, Merlin Malinowski ad Arosa, Lavoie a Olten, Gosselin a Friborgo. L'Ambri, in fatto di stranieri, non è da meno
e schiera gli attaccanti canadesi Dale Me Court (tra i migliori della stagione a livello realizzativo) e Don Red Laurence. Ad allenare la squadra non vi è più il germanico Peter Ustorf, ma il suo ex assistente Andy Szczepaniec, affiancato da Czeslaw Borowicz. Con Dale Me Court e Don Red Laurence vi è poi la colonia di "swiss canadians" con Rick Tschumi, Mike Kaszycki, John Fritsche, gli esperti difensori Köbi Kölliker e Ueli Hofmann, il portiere Andy Jorns, la sua riserva Markus Merz, il terzino Daniel Dubuis e l'attaccante Michael Horisberger. A completare la squadra vi è poi uno zoccolo duro tutto Leventinese con Nicola Robertini (terzo portiere), Brenno, Filippo e Manuele Celio, Gabriele Fransioli, Luca Viganò, Peter Jaks, Cesare Zamberlani, Paolo Rossetti, Stefano Reinhart e Luigi Riva. A loro, in corso di stagione, si aggiungerà il portiere italocanadese Marco Baron, giunto in Leventina dopo il grave ferimento di Jorns.
Al termine del primo turno l'Ambrì è al quarto posto, quindi in piena corsa play-off. A deludere è l'ambizioso Zürcher, mentre in vetta nessuna sorpresa con Lugano e Davos ai primi due posti. Poi la battuta d'arresto, una sera di novembre contro gli zurighesi alla Valascia, davanti a più di settemila pesone, con il canadese Plumb a travolgere il portiere Andy Jorns, che si ferisce. Frattura del braccio destro, stagione finita. Gli subentra Merz che appare da subito non all'altezza della categoria. E infatti se ne beccano sei, bissando le scoppole nei turni successivi (13 gol subiti a Bienne, 9 in casa contro il Davos). Il club di Numa Celio corre ai ripari e dal Canada ingaggia Marco Baron.
gli svedesi Waltin e Johansson a Lugano, il ceco Richter e Bob Mongrain a Kloten, Ron Wilson e Lance Nethery a Davos, Poulin e il terrbile cecchino Norman Dupont a Bienne. Per non parlare di Kelly Glowa e Miller a Sierre, Merlin Malinowski ad Arosa, Lavoie a Olten, Gosselin a Friborgo. L'Ambri, in fatto di stranieri, non è da meno
e schiera gli attaccanti canadesi Dale Me Court (tra i migliori della stagione a livello realizzativo) e Don Red Laurence. Ad allenare la squadra non vi è più il germanico Peter Ustorf, ma il suo ex assistente Andy Szczepaniec, affiancato da Czeslaw Borowicz. Con Dale Me Court e Don Red Laurence vi è poi la colonia di "swiss canadians" con Rick Tschumi, Mike Kaszycki, John Fritsche, gli esperti difensori Köbi Kölliker e Ueli Hofmann, il portiere Andy Jorns, la sua riserva Markus Merz, il terzino Daniel Dubuis e l'attaccante Michael Horisberger. A completare la squadra vi è poi uno zoccolo duro tutto Leventinese con Nicola Robertini (terzo portiere), Brenno, Filippo e Manuele Celio, Gabriele Fransioli, Luca Viganò, Peter Jaks, Cesare Zamberlani, Paolo Rossetti, Stefano Reinhart e Luigi Riva. A loro, in corso di stagione, si aggiungerà il portiere italocanadese Marco Baron, giunto in Leventina dopo il grave ferimento di Jorns.
Al termine del primo turno l'Ambrì è al quarto posto, quindi in piena corsa play-off. A deludere è l'ambizioso Zürcher, mentre in vetta nessuna sorpresa con Lugano e Davos ai primi due posti. Poi la battuta d'arresto, una sera di novembre contro gli zurighesi alla Valascia, davanti a più di settemila pesone, con il canadese Plumb a travolgere il portiere Andy Jorns, che si ferisce. Frattura del braccio destro, stagione finita. Gli subentra Merz che appare da subito non all'altezza della categoria. E infatti se ne beccano sei, bissando le scoppole nei turni successivi (13 gol subiti a Bienne, 9 in casa contro il Davos). Il club di Numa Celio corre ai ripari e dal Canada ingaggia Marco Baron.
Il 26enne italo-canadese, con alle spalle un passato in NHL, esordisce in un derby in una Valascia piena come un uovo (8300 spettatori) e, unitamente a Dale Me Court (autore di una tripletta) trascina i biancoblù ad una prestigiosa vittoria per 5 a 2. Da quella sera Marco Baron non lascerà più i cuori dei tifosi e degli appassionati biancoblù.
Ma se l'Ambrì può nuovamente contare su un portiere all'altezza, davanti si fa sentire l'assenza di uno straniero. All'inizio Szczepaniec fa ruotare Laurence e Me Court, ma alla fine sceglie quest'ultimo. Di fatto si gioca con un solo straniero e i play-off sfuggono. Li conquistano Lugano, Davos, Kloten e la sorpresa Sierre, che chiude la stagione con 37 punti, 8 in più deH'Ambrì. Chissà: senza il ferimento di Jorns e il duo Me Court-Laurence sempre sul ghiaccio, l'impresa sarebbe stata possibile.
La prima stagione di play-off si conclude con la relegazione a sorpresa dello Zürcher. Per il titolo, vittoria facile del Lugano sul Sierre. Sempre in semifinale, il Davos regola il Kloten; ma perde la finale e, dopo due anni, lascia sul ghiaccio anche il titolo. In A sale il Coira.
Ma se l'Ambrì può nuovamente contare su un portiere all'altezza, davanti si fa sentire l'assenza di uno straniero. All'inizio Szczepaniec fa ruotare Laurence e Me Court, ma alla fine sceglie quest'ultimo. Di fatto si gioca con un solo straniero e i play-off sfuggono. Li conquistano Lugano, Davos, Kloten e la sorpresa Sierre, che chiude la stagione con 37 punti, 8 in più deH'Ambrì. Chissà: senza il ferimento di Jorns e il duo Me Court-Laurence sempre sul ghiaccio, l'impresa sarebbe stata possibile.
La prima stagione di play-off si conclude con la relegazione a sorpresa dello Zürcher. Per il titolo, vittoria facile del Lugano sul Sierre. Sempre in semifinale, il Davos regola il Kloten; ma perde la finale e, dopo due anni, lascia sul ghiaccio anche il titolo. In A sale il Coira.
Fonte: Lo spirito della valle di Luca Dattrino
Stranieri

Dale McCourt
Allenatori

Andy Szczepaniek Assistente: Czeslaw Borowicz