1980 - 1981
La stagione 1980-1981 segna una sorta di spartiacque nella storia deH'Ambrì-Piotta. L'hockey svizzero è in continua evoluzione e la crescita porta ad inevitabili cambiamenti. Il campionato inizia sempre prima, grazie al fatto che quasi tutte le piste delle squadre che contano sono coperte. Ma, soprattutto, la presenza degli sponsor si fa più intensiva. Più pubblico, più incassi, più presenze mediatiche significano non solo aumento della qualità, ma anche dei costi. Per un club periferico come l'HCAP questo comincia a costituire un problema da affrontare. Bisogna inventarsi qualcosa.
Il primo segnale di attivismo lo si intuisce con il coinvolgi mento di ex giocatori canadesi e cecoslovacchi nelle atti vità di scauting. Che, va detto, produce immediatamen te un bel risultato. Derek Holmes (in biancoblù nel '73-74) segnala ai biancoblù tale Dave Gardner, un passato in NHL (350 match) e nipote di un campione della massima lega
mondiale di hockey. Dave Gardner, per rendimento sul ghiaccio e atteggiamento nella vita, si rivelerà uno dei giocatori più amati e stimati da tutto il popolo biancoblù. L'attaccante canadese prende il posto di Ab De Marco. In pista e, ben presto, anche nei cuori dei tifosi.
Ma se Gardner entra ben presto nel cuore dei tifosi, Rudi Tajcnar fa fatica ad entrare nei pantaloni. Il campione cecoslovacco appare in sovrappeso, tanto che la leggenda vuole che Jiri Kren, per fargli perdere qualche chiletto in eccesso, lo abbia "invitato" a salire al Ritom, usufruendo però non della funivia, ma delle scale che affiancano il binario. Vero o no, per chi lo aveva conosciuto, quella di salire al Ritom a piedi e "in verticale" rimaneva un'azione in sintonia con il modo di essere di Rudi. Insomma, un'operazione alla Tajcnar.
La squadra non è tanto diversa dalla precedente, se si eslcude la partenza del canadese Ab De Marco. Partenza a razzo e vittoria nella poule e in tre derby su quattro
Il primo segnale di attivismo lo si intuisce con il coinvolgi mento di ex giocatori canadesi e cecoslovacchi nelle atti vità di scauting. Che, va detto, produce immediatamen te un bel risultato. Derek Holmes (in biancoblù nel '73-74) segnala ai biancoblù tale Dave Gardner, un passato in NHL (350 match) e nipote di un campione della massima lega
mondiale di hockey. Dave Gardner, per rendimento sul ghiaccio e atteggiamento nella vita, si rivelerà uno dei giocatori più amati e stimati da tutto il popolo biancoblù. L'attaccante canadese prende il posto di Ab De Marco. In pista e, ben presto, anche nei cuori dei tifosi.
Ma se Gardner entra ben presto nel cuore dei tifosi, Rudi Tajcnar fa fatica ad entrare nei pantaloni. Il campione cecoslovacco appare in sovrappeso, tanto che la leggenda vuole che Jiri Kren, per fargli perdere qualche chiletto in eccesso, lo abbia "invitato" a salire al Ritom, usufruendo però non della funivia, ma delle scale che affiancano il binario. Vero o no, per chi lo aveva conosciuto, quella di salire al Ritom a piedi e "in verticale" rimaneva un'azione in sintonia con il modo di essere di Rudi. Insomma, un'operazione alla Tajcnar.
La squadra non è tanto diversa dalla precedente, se si eslcude la partenza del canadese Ab De Marco. Partenza a razzo e vittoria nella poule e in tre derby su quattro
(pareggio alla Resega 5-5). Poi le compromettenti sconfitte nel girone di promozione contro Zürcher, Olten e Davos e... promozione (si spera) solo rimandata.
Fonte: Lo spirito della valle di Luca Dattrino
Stranieri

Dave Gardner
Allenatori

Jiri Kren