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1979 - 1980 - "Ambrì: Un Viaggio nella Storia, Anno per Anno!"

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1979 - 1980
La Valascia ha un tetto. È il terzo grande e incisivo intervento alla mitica pista biancoblù, dopo la costruzione della tribuna principale e l'impianto per il ghiaccio artificiale. Con la copertura prendono forma gli spalti della Curva Sud e la buvette. Rispetto ad oggi mancano la tribuna pensile, la tribuna verde e le tribunette vip. Si tratta di un
cambiamento epocale. Non solo perché finalmente la pista è coperta e quindi immune dalle bizze del tempo, pioggia e neve su tutto. Ma anche perché non vi sarà più il cambio di campo al decimo minuto del terzo tempo, con lo squillo della sirena e con i due portieri che si incontravano nel cerchio di centrocampo e si scambiavano un amichevole gesto con il guanto da presa (la pinza), prima di piazzarsi uno dov'era quell'altro.
Con la copertura della pista fa il suo ritorno in Leventina (il secondo) anche Jiri Kren, dopo la poco apprezzata (dai tifosi) parentesi alla transenna del Lugano. Con Kren tornano anche il figliol prodigo Luca Rossetti e, soprattutto, arriva il campione cecoslovacco Rudolf Tajcnar. L'Ambrì ha la squadra dell'anno prima, se si fa eccezione per l'avvicendamento a difesa della gabbia, con Roland Gerber a prendere il posto dell'incostante Friedli e l'arrivo dal settore giovanile del terzino Giovanni Juri e degli attaccanti Enrico Scherrer e Mauro Fransioli.
Si inizia con i soliti derby amichevoli, che fanno felici soprattutto i cassieri ma che cominciano anche a causare qualche disturbo di ordine pubblico. La rivalità tra le due squadre, da parte dei tifosi, non dei dirigenti o dei giocatori, origina non pochi problemi, a tutti i livelli. Ne è la prova gli ottomila spettatori alla Valascia, a fine estate, per un'amichevole di pre-campionato. Invero la passione per l'hockey sta affascinando sempre più persone. Sarà per l'autostrada, la copertura della Valascia o la rivalità con i cugini bianconeri, ma il pubblico è numeroso durante tutto il campionato. Derby a parte, l'Ambrì si attesta infatti con una media di 4120 spettatori a partita. Cose mai viste in "B".
Nella stagione 1979-1980 l'Ambrì sfiora la promozione nella poule per l'ascesa in "A". Gli avversari si chiamano Friborgo-Gottéron, Zürcher e Villars. Nulla da fare. A festeggiare, tuttavia, è la squadra juniori, con gli élite di Florio Celio promossi nel "gruppo A", il massimo livello svizzero in ambito giovanile. Un traguardo prestigioso e, soprattutto, bene augurante per il futuro di un Ambrì-Piotta che non può (e non potrà mai) fare a meno di formare talenti per stare al passo con le regole dell'economia, degli sponsor, della globalizzazione, dei mass media e dell'hockey moderno in generale. Che piaccia o no.

Fonte: Lo spirito della valle di Luca Dattrino
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Stranieri


Ab De Marco




Allenatori


Jiri Kren
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