1973 - 1974
Stagione di grandi cambiamenti, quella del 1973-1974. In qualità di allenatore viene ingaggiato il cecoslovacco Jan Hanzl, che però non giungerà mai in Leventina. Si opta per Derek Holmes, vecchia volpe dell'hockey svizzero, già giocatore del La Chaux de Fonds e con esperienza alla transenna dello Zugo. Con l'esperto Holmes viene ingaggiato anche un altro giocatore canadese, John Woods, che si rivelerà però troppo giovane (ha solo 19 anni) e inesperto per assumere il ruolo di leader in una squadra ben collaudata e con al suo interno diverse personalità. Considerato che Pinda Cvach ha ottenuto lo statuto di "profugo politico" e che Holmes si dice disposto a ricalzare i pattini, il comitato dà il via libera al roster stagionale, che si completa con un paio di arrivi, tra cui il nuovo portiere Andy Jorns, e (ma mai dire mai) la partenza di Jiri Kren.
Gli effettivi 1973-1974 vedono Andy Jorns e Giampaolo Facchi in porta; Hansrùedi Künzi, Fabio Parini, Ubaldo e Moreno Castelli, Claudio Ticozzi, Florio Celio, Bruno Genuizzi, Fausto Croce in difesa; Cipriano Celio, Ruedi Kronig, Pinda Cvach, Fabio Muttoni, Fiorenzo Panzera, Tiziano Gagliardi, Francesco Cenci, Mario Gendotti, Danilo Butti, Luca Rossetti, Fabrizio Ticozzi e Giovanni Berti in attacco.
Derek Holmes conferisce subito la sua impronta alla squadra, dandole un gioco offensivo e coraggioso. I risultati sono tuttavia altalenanti. Gli effettivi, rispetto al passato, hanno perso un po' di esperienza, ma hanno acquisito velocità, in particolare con l'innesto del giovane Luca Rossetti. Ci si alterna a centro classifica. Poi, appena trascorso il Natale, il colpo di scena: Derek Holmes chiede di essere sollevato dal suo incarico di allenatore. In Leventina ritorna quindi Jiri Kren, che si rimpossessa della transenna. Si finisce con un lusinghiero quinto posto, alle spalle di Berna, La Chaux de Fonds, Sierre e Servette. Lo Zurcher finisce in B, mentre in A viene promosso il Villars, che fa dunque il suo ritorno nella massima serie.
Fonte: Lo spirito della valle di Luca Dattrino
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