1948 - 1949
Il 1948-1949 sancisce definitiva mente l'entrata in vigore delle regole "alla canadese". Ciò comporta l'abolizione dei due arbitri e l'introduzione di un solo arbitro e due giudici di linea che seguiranno il gioco dai due lati della pista. Il numero dei giocatori viene portato a dodici (aumenta il numero dei terzini) e la partita viene giocata in tre tempi di 20 minuti ciascuno, come oggi.
L'Ambrì diventa campione di gruppo dopo sei partite: una vittoria e una sconfitta contro il Coira, due vittorie sul Klosters e altrettante sul Thalwil. Lo spareggio che porta alla
finale ci regala l'ambizioso Visp, che ci batte all'andata in Vallese per 3-2, ma che in Leventina becca 12 scoppole che lo sconvolgono a tal punto che non si presenterà per la "bella".
Il match per la promozione prevede una partita secca tra il campione della B e l'ultima della A, sulla falsariga di quanto avveniva nel calcio svizzero fino ad un anno fa. Si gioca a Zurigo, dove davanti a tremila spettatori si affronta il Grasshoppers. Finisce 4-3 per gli zurighesi e addio promozione. Da segnalare che, allora come oggi, la Lega di hockey sapeva partorire regolamenti al limite dell'allucinante. Dopo la "scoperta" del campionato precedente senza promozioni e relegazioni, i dirigenti dell'hockey svizzero si superano, organizzando la finale a Zurigo (in casa del GC) e sancendo che in caso di parità del match tra HCAP e Grasshoppers, la "A" sarebbe andata alle "cavallette".
Gli effettivi di quell'anno: Enrico Guscetti, Delio Giannini e Renato Croce (portieri), Giovanni Guscetti, Sady Legena, Fulvio Juri, Tino Celio (terzini), Giovanni Zamberlani, Bixio Celio, Germano Juri, Enrico Guscio, Stello Juri e Renato "Tati" Celio (attaccanti).
Fonte: Lo spirito della valle di Luca Dattrino